Il Servizio Abilè

IL SERVIZIO ABILE’

Identità

Elementi di storia del servizio
Il nostro servizio di accoglienza residenziale per persone adulte con disabilità in forma di comunità alloggio nasce nel 1990.
Fin dalla sua nascita si è caratterizzato come una struttura di piccole dimensioni dove l’ospite possa considerarsi parte di un gruppo che funziona con caratteristiche simili a quelle familiari.
Con questo elemento base sempre presente dal 1990 al 2006 si è espressa la comunità alloggio di Via Conte 9 a Schio, presso la quale sono state ospitate dieci persone adulte con disabilità, nove residenziali ed una pronta accoglienza.
Nel 2006, al fine di salvaguardare gli obiettivi fondanti il servizio, abbiamo ridotto il numero di ospiti della casa di via Conte a otto persone: sette residenziali ed una pronta accoglienza; ed organizzato, in una seconda casa in via Marostica 10 , un’ altra comunità alloggio di cinque ospiti residenziali e tre ospiti diurni.
L’attività andava così delineandosi suddivisa in due piccoli nuclei di otto persone ciascuno.
Oggi si aprono di fronte a noi prospettive di ulteriore miglioramento per il servizio che offriamo: vi è infatti la possibilità, nell’ambito del progetto “Le chiavi di Casa”, di costruire una nuova sede e di vederla realizzata appieno nel corso del triennio 2011-2014.
L’immobile che andremo a costruire, permetterà di organizzare su un unico stabile entrambi i nuclei di comunità alloggio e di allargare l’offerta di servizio a sette nuovi ospiti residenziali.

Principi e orientamenti metodologici di fondo
Il servizio comunità alloggio accoglie persone adulte con disabilità prive di nucleo familiare o per le quali sia impossibilitata la permanenza nel nucleo familiare sia temporaneamente o permanentemente secondo quanto previsto dalla normativa regionale. Nelle nostre comunità è basilare :
l’organizzazione di tipo familiare, ogni giornata mantiene cioè i ritmi e le attività proprie del nucleo familiare, operatori ed ospiti condividono tutti i momenti importanti del giorno;
l’attenzione ai bisogni ed ai desideri di ognuno degli ospiti, nel rispetto della individualità e delle caratteristiche personali di ognuno;
Il mantenimento del legame con la famiglia d’origine che può entrare in comunità senza orari fissi e che partecipa con incontri periodici alle vicende della casa;
l’attenzione al benessere degli operatori affinché possano vivere il proprio lavoro con la persona disabile nel modo più attento e sereno possibile.

OBIETTIVI GENERALI E SPECIFICI DEL SERVIZIO

Analisi esterna ed interna

Analisi esterna
Evoluzione dei bisogni e della domanda di servizio:
dal 1990 al 2010 il servizio ha visto mutare la propria utenza, sia per quanto riguarda la persona disabile già presente nelle comunità sia per quanto riguarda le domande di accesso.
Gli ospiti presenti sono invecchiati e piano piano la loro disabilità si è accompagnata al decadimento psico fisico del passare degli anni, in alcuni la deambulazione incerta si è trasformata in dipendenza totale e nella necessità dell’uso della carrozzina, in altri il decadimento mentale si è accompagnato al manifestarsi di problemi comportamentali a tratti gravi.
Una evoluzione di questo tipo ha richiesto non solo un costante aumento del personale a disposizione, ma anche una sempre maggiore e diversificata preparazione professionale.
Le richieste di inserimento di nuovi ospiti, sopratutto nella pronta accoglienza residenziale, si sono nell’ultimo periodo orientate alla persona con disabilità portatrice di disturbi di tipo psichiatrico.
Esiste inoltre un gruppo di persone con disabilità che non hanno ancora una loro collocazione nei servizi: si tratta della disabilità acquisita.
Questi elementi hanno aperto delle criticità da affrontare in collaborazione con i servizi invianti, in particolare:

  • la necessità di un aumento di figure professionali dedicate alla assistenza, almeno per certi periodi ed in certe occasioni;
  • la necessità di preparare tutte o alcune delle figure presenti in struttura alla gestione della crisi determinata dal disturbo psichiatrico;
  • la necessità di affrontare il problema della garanzia della incolumità e tranquillità delle persone con disabilità presenti nel contesto di crisi e non direttamente coinvolte nella stessa;
  • la determinazione di un circolo non virtuoso per il quale il connotarsi in un certo modo della struttura (presenza di un certo tipo di disabilità piuttosto di un altro, un certo tipo di gravità piuttosto di un altro) orienta nello stesso senso tutti i nuovi ingressi.

Altro elemento di evoluzione della richiesta riscontrato è la necessità delle famiglie di una sempre maggiore flessibilità di risposta: servizi diurni temporanei con orario flessibile, inserimenti residenziali brevi e di veloce programmazione, etc.
Questo aspetto richiede al servizio una capacità di adeguamento veloce dell’assetto organizzativo al nuovo caso inserito, analisi veloce dei bisogni e veloce risposta agli stessi.
Non solo: necessita altresì di un eccellente rapporto con il servizio inviante portatore dei primi elementi di conoscenza della persona con disabilità da inserire.

Evoluzione dei sistemi territoriali di offerta: all’evoluzione della richiesta si è gioco forza accompagnato un mutamento dei sistemi di offerta presenti nel nostro territorio, forse non altrettanto veloce, ma comunque attualmente in sicura evoluzione.
Ogni servizio per la persona disabile si è ampliato e sviluppato in ulteriori unità di offerta parallele: l’inserimento lavorativo si è dotato del sistema degli inserimenti sociali ed ora si sta evolvendo in un servizio intermedio inserimento/cd; i centri diurni stanno programmando orari di apertura più ampi allargati anche ai sabati e domenica, nascono le prime strutture residenziali a bassa soglia, le residenze per la disabilità grave stanno cercando di diversificarsi e specializzarsi secondo tipologia di utenza.
Il tutto accompagnato da una sempre più evidente carenza di risorse economiche e da una sempre maggiore richiesta di riduzione dei costi alla quale si affianca, in un paradosso di difficile soluzione, la sempre maggiore richiesta di aumento della qualità del servizio.

Analisi interna
Punti di forza: in questo contesto si colloca il nostro servizio, in un perenne ricostruire un equilibrio tra i propri principi, la propria storia e la propria identità da un lato e  gli stimoli del territorio dall’altro.
Esso può contare su:

  • la propria capacità di vicinanza con chi esprime il bisogno: famiglie e  persone con disabilità
  • la propria abitudine alla lettura dello stesso
  • la propria capacità di trasformazione veloce del servizio nei vari livelli di assistenza via via richiesti
  • la esistenza nello stesso luogo di varie tipologie di risposta : diurna, fine settimana, residenziale di emergenza, residenziale temporaneo, residenziale
  • la capacità dei propri lavoratori/soci di farsi carico in maniera flessibile di compiti ed orari di lavoro che mutano velocemente
  • l’entusiasmo nel pensare e creare nuove forme di risposta
  • l’appartenenza a un gruppo di cooperative che precorre i tempi della analisi e programmazione di nuove risposte in più ambiti di domanda.
  • un serio legame con il territorio in cui si colloca.
  • l’appartenenza recente al progetto “Le chiavi di casa”, progetto finalizzato alla realizzazione di risposte per la persona disabile adulta

Punti di debolezza:

  • la sempre maggiore difficoltà a mantenere il livello familiare dell’intervento: per esistere esso ha bisogno di un rapporto elevato tra il personale e gli ospiti. Gli attuali livelli di finanziamento del servizio lo mettono in seria crisi;
  • la difficoltà a gestire nello stesso contesto diversi livelli di gravità mantenendo un ambiente accogliente;
  • la difficoltà di affrontare l’ospite con gravi disturbi psichiatrici senza una preparazione specifica dell’operatore e del medico di base di riferimento; in un contesto che ha scelto la  totale assenza di personale sanitario. Il consulente psichiatra che non vive l’evolversi del disturbo ed il contesto in cui si manifesta non è sufficiente a trattarlo.
  • L’impossibilità ad aumentare, anche per brevi periodi, il numero di operatori presenti senza un incremento della retta.

In particolare il servizio soffre  da tempo l’assenza di una struttura unica, pensata proprio per i bisogni delle persone che la occupano. Le nostre due case sono accoglienti, una si trova in centro, l’altra ha un bel giardino, ma si tratta in entrambi i casi di normali abitazioni, atte a garantire il clima familiare, ma poco adatte ad una efficace organizzazione del lavoro. Gli operatori si muovono su due case, all’interno delle stesse su più piani, non hanno mai la possibilità di controllare velocemente l’intera struttura.
Alla luce di quanto finora emerso è evidente che una sola casa, oltre a garantire un risparmio nelle spese  quali affitto, forniture ecc.; può garantire anche l’ ottimizzazione del lavoro degli operatori presenti nonché un complessivo miglioramento dell’offerta dei servizi.
In questa ottica di miglioramento si pone il progetto per la realizzazione di una nuova struttura che organizzi in spazi contigui i due attuali nuclei di comunità alloggio ponendoli in collegamento attraverso spazi comuni dedicati alle attività ricreative ed occupazionali. Esso vede l’avvio nel corso dell’anno 2010 per realizzarsi appieno nel triennio successivo.

Obiettivi generali e obiettivi specifici verso l’utenza

Definizione della tipologia di utenza

La comunità alloggio è un servizio territoriale a carattere residenziale rivolto a persone adulte con disabilità , dai 16 ai 65 anni, che presentano diversi profili di autonomia ed abilità, e che per diversi  motivi non possono permanere nell’ambiente familiare o se ne devono allontanare temporaneamente.

Obiettivi generali del servizio

Il servizio ha lo scopo di perseguire il benessere della persona con disabilità attraverso:
la gestione della vita quotidiana, orientata alla tutela della persona, allo sviluppo dell’autonomia personale, delle relazioni interpersonali e delle abilità sociali,
il sollievo ed il sostegno della famiglia
l’integrazione con la comunità locale del territorio di riferimento.

Obiettivi specifici verso l’utenza

Gli obiettivi specifici rappresentano la base dell’intervento, ciò che ci si attende come “esito” finale dell’intervento in favore degli ospiti, con particolare riferimento agli obiettivi contenuti nei progetti personalizzati, obiettivi riconducibili ad Aree come da seguente tabella.

ATTIVITA’ DEL SERVIZIO

Attività generali verso l’utenza: modalità e tempi/orari di fruizione/ funzionamento del servizio

Le attività rappresentano l’insieme delle prestazioni, servizi accessori ed attività specifiche garantite ai nostri ospiti.

I servizi offerti dalla Comunità Alloggio sono:

– Residenzialità per persone adulte con disabilità

La Comunità garantisce, per questo tipo di servizio alle persone accolte, vitto, alloggio e assistenza conformemente agli standard regionali. Offre inoltre attività ricreativo occupazionali che possono svolgersi sia all’interno che all’esterno della struttura in piena integrazione con il territorio.
L’ospite è tenuto al rispetto delle regole interne del servizio: semplici prescrizioni che fanno riferimento alle norme del vivere civile e che vengono comunicate all’interessato ed alla sua famiglia al momento della accoglienza.
Il servizio garantisce un’apertura di 365 giorni all’anno, 24 ore su 24.
Possono accedere al Servizio Residenziale della Comunità Alloggio persone adulte, residenti nel territorio della U.L.S.S. n° 4, con diversi profili di autosufficienza, che siano certificate ai sensi della L.104/92 art. 3 comma 3. Per gli utenti provenienti da fuori ULSS la Comunità Alloggio può procedere all’accoglimento previo accordo con il Distretto Socio Sanitario di competenza.
Attualmente utilizzano il servizio 12 persone con disabilità in età compresa fra i 30 ed 60 anni di età, suddivise nei due nuclei di 7 e 5 persone ciascuno.
Con il progetto in atto il servizio accoglierà, a partire dalla fine dell’anno 2011 un totale di 20 persone adulte con disabilità, suddivise nei due nuclei contigui di 10 ospiti ciascuno; per salvaguardare la piccola dimensione e la organizzazione familiare dei ritmi e delle attività giornaliere, ogni nucleo sarà dotato di spazi propri di aggregazione e  potrà contare su ampi spazi comuni per le attività da destinare al gruppo allargato. Manterrà orari ed organizzazione proprie delle attuali due case.

– Accoglienza residenziale temporanea, programmata e per emergenza

Riservato a persone disabili adulte che necessitino di un inserimento temporaneo entro breve tempo; risponde alle difficoltà temporanee quali malattie dei familiari o al bisogno di riposo o di ferie da parte di chi assiste giornalmente la persona disabile.
Attualmente presso la comunità alloggio di via Conte viene riservato un posto per questo servizio, esso garantisce alle persone accolte tutti i servizi e le attività previste per gli ospiti fissi e l’interessato viene inserito in tutte le attività ed iniziative del gruppo.
Il servizio è da intendersi pronto a rispondere a situazioni di emergenza. Possono accedervi persone di età superiore ai 15 anni, residenti nel territorio della U.L.S.S. n° 4, con diversi profili di autosufficienza, che siano certificate ai sensi della L.104/92 art. 3 comma 1 e 3, per i quali l’U.V.M.D. abbia valutato l’opportunità dell’inserimento. Per gli utenti provenienti da fuori ULSS la Comunità Alloggio può procedere all’accoglimento previo accordo con il Distretto Socio Sanitario di competenza.
Come nel caso della comunità alloggio, assicura assistenza 24 ore su 24, 365 giorni l’anno.
Nel tempo il servizio ha dimostrato di essere bene accolto dalle famiglie e di costituire una importante risorsa per far conoscere alle stesse ed alla persona con disabilità le risorse presenti nel proprio territorio, esso inoltre permette in molti casi il graduale inserimento di coloro che, per situazione personale o familiare, possono avere in breve tempo necessità di una collocazione residenziale non temporanea.
Per questi elementi si ritiene importante valutare, nel corso della progettazione e realizzazione della nuova struttura, l’allargamento del servizio ad altri ulteriori posti disponibili.

– Accoglienza diurna temporanea

Si tratta di un servizio che accoglie per alcune ore durante la giornata persone che necessitino di un po’ di svago, di stare in compagnia o di essere accuditi per un tempo limitato alle ore diurne.
E’ aperto dal lunedì alla domenica compresa, dalle ore 8.00 alle ore 18.00 circa. Per la realizzazione del servizio la cooperativa si avvale oggi della sede di via Marostica 10, dotata di ampi spazi verdi e di saloni per le attività di gruppo. L’ospite deve raggiungere e lasciare la sede con mezzi propri.
E’ attualmente utilizzato da circa 20 persone che si turnano sui tre posti disponibili.
Destinatari sono persone adulte con disabilità, certificate, di età compresa tra i 16 e i 65 anni.
Nella nuova sede si intende mantenere il servizio, anche in questo caso si valuterà con i nostri interlocutori, i servizi invianti, se sia necessario alla collettività un ampliamento delle ricettività.

Attività specifiche verso gli utenti

Le attività  rivolte  a tutti i nostri ospiti sono:

  • attività di animazione: viene stilato un programma trimestrale che prevede uscite brevi, gite di una intera giornata, feste in comunità e partecipazione a feste organizzate da altri  (organizzazioni di volontariato, scout, amministrazioni comunali, altre cooperativa…).
  • attività di palestra: si svolge all’interno della sede di via Marostica a cura del nostro psicomotricista, si tratta di piccoli movimenti e giochi di gruppo spesso accompagnati dalla musica.
  • uscita in piscina: soprattutto nel periodo estivo, un paio di volte al mese, sempre accompagnati dallo psicomotricista.
  • attività occupazionali: abbiamo creato dei piccoli laboratori; gli ospiti vengono divisi in sottogruppi secondo l’interesse e l’umore della giornata e partecipano ad uno o all’altro dei laboratori. Si tratta di una attività a scadenza giornaliera.
  • orto e giardino: con l’acquisizione della casa di via Marostica abbiamo potuto sviluppare questa attività che è molto gradita agli ospiti, sia a chi può effettivamente lavorare sia a chi può solo stare a guardare. Appassiona tutti lo sviluppo della pianta e la produzione dei frutti e degli ortaggi che poi vengono consumati dagli ospiti stessi.
  • musicoterapia: la musicoterapia fornisce un approccio che riconosce e sviluppa le risorse interne della persona spesso non sfruttate, per aiutare l’individuo verso un migliore concetto di sé, e, nel senso più ampio, per far conoscere ad ogni essere umano le proprie maggiori potenzialità. Tutti gli ospiti partecipano alla attività gestita da un musicoterapeuta presso la sede di via Marostica due volte al mese..
  • attività artistiche: la partecipazione a concorsi e l’allestimento di mostre.
  • attività con le scuole: si tratta di una attività iniziata al fine di:

Promuovere la cultura dell’accettazione
Offrire ai nostri ospiti momenti di socializzazione
Farci conoscere nel territorio dai giovani e dalle loro famiglie
Collaboriamo con scuole primarie e secondarie di primo grado della zona di Thiene e Schio allestendo laboratori di cucina, attività ludico- motorie, laboratori di musica o semplici presentazioni delle attività della comunità.

Le due sedi sono utilizzate con scopi diversi in ordine alle attività in favore degli ospiti: via Conte è priva di spazi ampi ma è collocata in centro, favorisce quindi la attività individuale e le uscite in centro città, la casa di via Marostica con il suo giardino ed il suo ampio salone viene meglio utilizzata per le attività di gruppo.
La nuova casa in progetto, pur nel limite della collocazione fuori dal centro città, limite che supereremo dotandoci di adeguati mezzi di trasporto, è ubicata in  una ampia area verde vicina ad una zona residenziale. Il progetto prevede vi si trovino sia spazi personali che spazi per piccoli e grandi gruppi.
Nei nostri intenti vi si potranno agevolmente continuare ed incentivare  le attività attualmente esistenti ma anche programmare iniziative culturali e ricreative volte alla cittadinanza ed al territorio.

PROCESSI/MODALITA’ DI GESTIONE DEL SERVIZIO

Personalizzazione: il PP

Il servizio, sulla base del principio di individualizzazione delle prestazioni, garantisce una serie di attività individuali studiate strettamente in base alle singole esigenze degli ospiti. Tali attività fanno capo al Progetto Personalizzato e si distinguono spesso per il rapporto uno a uno che richiedono fra ospite ed operatore. Per fare degli esempi possono essere considerate attività individuali: la compilazione di un quaderno di ricette, la scrittura di poesie o piccoli pensieri, la lettura di fiabe o brevi racconti, il riordinare assieme il guardaroba o la stanza, l’uscita per imparare la strada o per acquistare qualcosa usando autonomamente il denaro, esercizi di comunicazione facilitata, esercizi e movimenti prescritti dal fisiatra, la passeggiata distensiva…
L’operatore tutor e l’educatore propongono in equipe il progetto personalizzato, l’equipe lo discute e lo propone al supervisore. Tutta l’equipe insieme al supervisore, lo approva e procede alla sua realizzazione.
L’operatore tutor e/o l’educatore informano la famiglia sul contenuto e periodicamente il PP viene sottoposto a verifiche.
Il Progetto Personalizzato contiene indicazioni operative su:
• La cura e l’igiene della persona
• La valutazione, il mantenimento e potenziamento delle autonomie e delle capacità relazionali
• Il rapporto dell’ospite con operatori e altri ospiti
• Il rapporto dell’ospite con la famiglia
• Il rapporto degli operatori con la famiglia
• Integrazione con la rete dei servizi

Coinvolgimento della famiglia: attività programmate con i familiari.

Le famiglie sono coinvolte a vario titolo nella vita e nella gestione del servizio. In particolare:
• I familiari sono invitati a partecipare, due volte all’anno, ad occasioni di festa durante le quali si presenta il programma delle attività, si raccolgono osservazioni e proposte di miglioramento.
• Vengono regolarmente convocate assemblee dei familiari.
• Gli utenti e le famiglie possono richiedere colloqui individuali con l’operatore tutor e il coordinatore.
• Il servizio verifica periodicamente, assieme alla famiglia, i risultati ottenuti in base agli obiettivi precisati nel Progetto Personalizzato.

Coinvolgimento del territorio: rapporti/attività programmate in collaborazione con soggetti istituzionali e non del territorio.

La comunità alloggio può dirsi integrata nella più ampia rete dei servizi sociali presenti e attivi sul territorio: collabora infatti con il Distretto Socio- Sanitario per le procedure di ammissione e di dimissione dei casi segnalati (a questo proposito si vedano i paragrafi 4.5. e 4.6.) ed ha pertanto frequenti contatti con l’Azienda U.L.S.S. 4.
Non solo: trattandosi di una realtà ben inserita nel tessuto urbano della città di Schio frequenti sono anche i contatti e le collaborazioni con l’amministrazione comunale.
In particolare il servizio:
Collabora con le organizzazioni di volontariato per di gite, feste, etc.
Da qualche tempo sviluppa ed incentiva gli scambi con le scuole elementari e medie del territorio, gli alunni si recano nelle nostre strutture e realizzano ricette, dipinti con gli ospiti.; Gli ospiti vanno a scuola a svolgere con i ragazzi attività di palestra e incontri di sensibilizzazione ed integrazione in classe.
Vive la vita della città partecipando al mercato settimanale ed agli eventi pubblici che si svolgono sulle strade cittadine.
Organizza eventi pubblici quali: la mostra di pittura di un proprio ospite, un concerto, un convegno in occasione dei vent’anni di attività… sempre in collaborazione con la realtà locale.
Il nuovo progetto, nato nell’ambito della collaborazione tra più entità, associazioni e cooperative,  impegnate nella assistenza alle persone con disabilità è un progetto che non può che collocarsi come risposta alle esigenze di un territorio, di una collettività, piuttosto che alle esigenze di un singolo gruppo o cooperativa. Per la sua stessa nascita non potrà che essere rivolto  a tutti coloro che, nell’ambito della nostra Ulss, avranno bisogno del nostro intervento. Si è avvalso e si avvarrà del sostegno di grandi gruppi quali la Fondazione di Comunità Vicentina e la Fondazione Cariverona.
Queste collaborazioni sono il frutto del progetto “Le chiavi di casa”, promosso appunto dalla Fondazione di Comunità Vicentina, con l’obiettivo di consolidare e sviluppare la capacità della comunità di soddisfare la domanda di accoglienza in servizi residenziali di persone con disabilità.
La Fondazione di Comunità Vicentina opera per favorire l’aggregazione e la reciprocità delle relazioni. Le sue attività saranno tanto più efficaci quanto maggiore è la fiducia che la Fondazione stessa riuscirà a costruire con i propri portatori di interesse, fiducia che va tradotta in azioni ed  interventi che Comunità Servizi, coordinate con altri Enti del Privato Sociale, si propone di realizzare.

Processo di ammissione/inserimento

Le richieste di accesso al servizio non vanno poste alla cooperativa stessa ma all’ Unità Operativa Disabilità del Distretto Socio Sanitario. L’interessato e/o la sua famiglia devono cioè rivolgersi alle figure professionali, solitamente assistenti sociali, competenti per territorio. Il Distretto Socio-Sanitario 2 di Schio, ove hanno sede i servizi della Cooperativa, ha una funzione di coordinamento delle richieste.
Dopo la valutazione della richiesta da parte del distretto, l’interessato e la sua famiglia vengono accompagnati al servizio.
Il coordinatore, l’operatore tutor e l’educatore incontrano l’ospite entro una settimana e compilano una prima scheda conoscitiva che servirà alla stesura successiva del progetto personalizzato.
L’ospite viene inserito alla data prevista dal distretto, anche in modo graduale.
La comunità residenziale ed il servizio diurno prevedono un periodo di osservazione di 1/2 mesi.
Al termine di tale periodo si procede alla stesura del progetto personalizzato.
I posti messi a disposizione alla realizzazione del nuovo progetto si prevede verranno assegnati secondo le modalità sopra descritte, ogni inserimento verrà seguito ed effettuato nei tempi  necessari a permettere l’effettivo adattamento dell’ospite alla nuova casa. Prevediamo cioè l’ampliamento graduale dei posti disponibili affinché gli operatori possano seguire adeguatamente ogni nuovo adattamento e il nuovo ospite possa inserirsi positivamente nel gruppo esistente.

Risorse umane

Dal punto di vista delle risorse umane, con riferimento alla L.R. 22/02, il servizio garantisce il rispetto degli standard previsti dalla normativa stessa.

Risorse umane: organizzazione e ruoli interni all’equipe

Organigramma
Riassunto dell'organizzazione e dei ruoli interni

Ruolo del coordinatore

La funzione di coordinamento è oggi assicurata dalla assistente sociale della cooperativa, in possesso di laurea triennale. Il Cda gli conferisce le seguenti funzioni:
farsi garante delle decisioni del gruppo equipe;
farsi garante degli obiettivi e dei principi della cooperativa;
far conoscere all’esterno la cooperativa ed i suoi principi;
applicare le sanzioni previste  nel regolamento del personale;
seguire il tema Piani di zona;
seguire i rapporti con il consorzio Prisma,
seguire la gestione della documentazione;
coordinare le riunioni;
seguire la formulazione ed approvazione del bilancio;
seguire i rapporti con altri enti;
seguire i rinnovi delle convenzioni.

Ruolo dell’educatore

Gli educatori svolgono le seguenti mansioni:
Stendere e verificare i progetti personalizzati di tutti gli ospiti;
Stendere il diario delle attività personali di ogni ospite;
Stendere il diario delle attività educative di gruppo, ad esempio la musicoterapia, i rapporti con le scuole ecc.;
Effettuare con gli ospiti tutte le attività individuali e di gruppo programmate;
Acquistare il materiale per le attività;
Accogliere i nuovi ospiti con tutor ( ove possibile) e coordinatore;
Collaborare con il coordinatore per gli incontri dell’area disabilità del Consorzio Prisma;
Collaborare con il coordinatore per la stesura e la verifica del progetto di comunità.
Inoltre gli educatori collaborano con gli operatori titolari degli incarichi di animazione e volontariato per l’organizzazione di gite, uscite, feste etc. Essi si incontrano periodicamente e comunque almeno ogni tre mesi.

Ruolo dell’operatore addetto all’assistenza

Gli operatori addetti all’assistenza svolgono il loro lavoro adempiendo alle seguenti mansioni:
garantire la cura e l’igiene personale dell’ospite;
garantire l’assistenza all’ospite nelle attività della vita quotidiana;
garantire la supervisione degli ospiti;
garantire la pulizia degli spazi comuni e non delle abitazioni;
assicurare il servizio di lavanderia;
somministrare i pasti;
assistenza alla assunzione della terapia farmacologica;
seguire l’ospite nelle attività che caratterizzano la sua giornata.
Inoltre ciascun operatore è titolare di almeno un incarico specifico (es, manutenzione della casa, formulazione orario, gestire i volontari, organizzare feste..).

Ruolo dell’animatore/ psicomotricista

Si tratta di un ruolo di affiancamento rispetto a quello dell’educatore ed ha lo scopo di garantire l’attività di svago e animazione agli ospiti mediante attività tese alla socializzazione ed al potenziamento delle abilità di ciascuno. In particolare con la psicomotricità si intende educare e valorizzare l’attività psichica degli ospiti attraverso il movimento del corpo. Il ruolo dello psicomotricista in questo caso è quello di:
favorire l’interazione tra l’area motoria, cognitiva e affettiva migliorando la conoscenza del sé corporeo e dell’ambiente;
svolgere attività di osservazione e monitoraggio nel tempo nonché di valutazione dei benefici ottenuti;
elaborare la definizione di un progetto d’intervento strettamente legato al bisogno individuale dell’ospite.

Ruolo del responsabile della casa

Il responsabile della casa è una figura presente in ciascuna abitazione e assolve ai seguenti compiti:
elaborare e far rispettare le specifiche dei turni;
dare indicazioni e controllare su l’igiene degli ospiti;
compilano ed aggiornano il “foglio igiene”;
determinano e fanno rispettare la collocazione di oggetti, presidi ecc nelle case;
stabliscono e coordinano una riunione periodica con tutti gli operatori sulla gestione della casa;
organizzano e coordinano in collaborazione con il titolare di incarico una riunione periodica sull’uso dei detersivi e prodotti per la sanificazione;
segnalano al responsabile della 626 ogni osservazione utile sulla sicurezza delle case;
segnalano al coordinatore la necessita’ di procedere ai richiami previsti dal regolamento interno del personale in tutti i casi in cui non sia sufficiente il loro far memoria del rispetto di quanto da loro indicato;
si incontrano una volta al mese con gli educatori.
Gli operatori dedicano parte del loro tempo al lavoro di equipe, soli o con la supervisione della psicologa.
Il gruppo ha funzione dirigenziale e le decisioni prese influenzano il lavoro di tutti i membri: è in questa sede infatti che vengono posti e discussi gli obiettivi generali del progetto di comunità e gli obiettivi specifici dei singoli progetti individuali.
Inoltre si tratta di una sede importante per la valutazione e l’analisi delle necessità del gruppo operatori e dei singoli.


Risorse umane: formazione e supervisione

In linea con i principi della cooperativa, il servizio si è dotato di una supervisione continuativa finalizzata all’aiuto del personale nella comprensione e gestione delle tematiche di gruppo e del rapporto con l’ospite. La supervisione viene assicurata dalla figura di una psicologa che interviene nel servizio una o due volte il mese.
Attenzione particolare ed anzi maggiore in relazione alla crescente complessità delle prestazioni richieste viene assicurata alle attività di formazione del personale, su valutazione di Cda, della Assemblea soci, dell’equipe e del supervisore viene stilato un piano annuale di formazione e vengono di conseguenza organizzati corsi di formazione interna rivolti a tutti i dipendenti. I soci partecipano inoltre  alla formazione proposta dal Consorzio Prisma o da altri enti accreditati.


Risorse strutturali: immobili e attrezzature

Immobili

Attualmente il servizio utilizza due sedi:

Schio, Via Conte, 9: si tratta di uno stabile di proprietà del comune di Schio ristrutturato vent’ anni fa e affidato alla cooperativa prima in comodato gratuito ora in affitto; collocato nel centro storico della città favorisce la partecipazione degli ospiti a tutte le iniziative scledensi.
Organizzato in mini appartamenti autonomi facilita una conduzione di tipo familiare ma penalizza la attività di gruppo non essendo dotato di stanze ampie ed essendo privo di giardino.

Schio, Via Marostica, 10: una casa singola in un quartiere residenziale che si sviluppa su tre piani, circondata da un ampio giardino recintato. Di proprietà di privati è stata presa in locazione dalla cooperativa nel dicembre 2005. Permette lo sviluppo di una attività all’esterno prima sconosciuta agli ospiti di Via Conte : orto, giardinaggio, feste all’aperto…
La casa è stata dotata di ascensore esterno per collegare i due piani.

La nuova sede che sarà ubicata a Schio in via Fornaci e prevede la costituzione di due nuclei abitativi distinti collegati tra loro da una zona comune. Il grande vantaggio rispetto alle attuali sistemazioni è la dislocazione dell’intero immobile sull’unico piano terra che potrà garantire il superamento degli attuali problemi di controllo della struttura da parte degli operatori e di spostamento degli ospiti all’interno della casa, con l’eliminazione degli ascensori e una sostanziale riduzione dei costi di manutenzione e mantenimento degli stessi. Inoltre si tratta di un immobile che risulterà di proprietà esclusiva della cooperativa e andrà a sostituirsi interamente  agli attuali edifici concessi invece in locazione.
Ciascun nucleo abitativo ospiterà dieci persone e sarà così distribuito:
una zona giorno con ampio salotto, sala da pranzo e angolo cucina
un bagno
un ripostiglio
due stanze doppie con bagno attrezzato
due stanze doppie con bagno assistito comunicante
due stanze singole con relativo bagno attrezzato
una stanza per l’operatore con relativo bagno..
La zona comune con:
ingresso
ampia sala polifunzionale per le attività
ufficio
magazzino
locale caldaia
I corridoi prevedono spazi ampi di manovra e angoli per la sosta, l’esterno è dotato di  portico per le soste  all’esterno. Dietro la struttura un grande spazio verde a disposizione degli ospiti e dei loro familiari.
L’edificio verrà costruito con la metodologia del prefabbricato a basso consumo energetico.
Psicologo
Medico